Una tecnica di produzione di oli essenziali, che definiremo questa volta “essenze”, molto semplice ed efficace: l’estrazione per spremitura a freddo. Scopriamo insieme, in questo articolo, cosa è la spremitura a freddo, a quale piante si applica e come funziona.

Spremitura a freddo
Gli oli essenziali sono degli estratti preziosi derivati dalle piante. La conoscenza della pianta, permette di poter estrarre correttamente un olio essenziale poiché, ogni tipologia di olio, può essere presente in una determinata parte della pianta. Questo comporta la scelta di un metodo di estrazione piuttosto che un altro. Andiamo a vedere insieme la tecnica di estrazione per spremitura a freddo.
Nel caso degli agrumi come limone, arancia, pompelmo, bergamotto e mandarino, la spremitura a freddo è la tecnica indicata per estrarre gli oli essenziali.
In questo caso però, si tende a parlare di “essenze” e non di oli essenziali.
Tra i tanti metodi di estrazione degli oli essenziali, vediamo come si svolge il processo della spremitura a freddo per estrarre delle essenze dagli agrumi.
La tecnica della spremitura a freddo
Questo metodo di estrazione viene impiegato soprattutto per l’estrazione degli oli essenziali relativi agli agrumi, in particolare:
- Olio essenziali di limone;
- Olio essenziali di arancia;
- Olio essenziali di mandarino;
- Olio essenziali di pompelmo;
- Olio essenziali di bergamotto.
Queste essenze, che per comodità definiamo erroneamente anche oli essenziali, sono accomunati non soltanto dall’essere agrumi, ma anche dalla parte oggetto d’interesse per la produzione delle relative essenze: la scorza.
Diciamo “essenza” in quanto gli oli essenziali ottenuti per spremitura a freddo vengono meglio chiamati, appunto, “essenze”. Questo accade poiché per la loro produzione non avviene alcuna trasformazione biochimica e nessun processo dell’estrazione stessa tende ad alterare le caratteristiche organolettiche originarie dell’olio.
In particolare, il processo di spremitura, prevede la rottura delle tasche oleifere contenenti l’olio essenziale presenti sulla buccia degli agrumi e la successiva raccolta.
Estrazione delle essenze dalla scorza
Quando da bambini (ma anche da grandi) sbucciavate un’arancia, avete mai provato a spremerne la scorza vicino ad una fiamma? Per chi non l’avesse mai provato, vi diciamo subito cosa succedeva: una bella sfiammata.
Queste goccioline che si liberavano in aria, in prossimità della fiamma, si incendiavano. Essendo minime quantità, il gioco non risulta affatto pericoloso, però questo ci può dare un’indicazione importante sul tipo di materiale espulso dalla scorza: Si tratta di un combustibile, in particolar modo un olio.
Ed è proprio questo materiale, questo olio, che a noi interessa!
Grazie alla tecnica di spremitura a freddo, è possibile rompere meccanicamente le tasche oleifere contenenti l’olio essenziale presenti sulla scorza degli agrumi. Vediamo che attrezzi si utilizzano per questo processo.
Il Torchio per la spremitura a freddo
Per l’estrazione a freddo mediante spremitura, il torchio è l’attrezzo che ci occorre.
Vediamo cosa è e come funziona un torchio.
Il torchio è un attrezzo che serve a concentrare una pressione in uno spazio concentrato. In questo spazio saranno presenti, in questo caso, le scorze fresche degli agrumi oggetto di estrazione. Piccolo o grande, manuale, idraulico o elettrico, importante è che possa produrre una forte pressione per la rottura delle sacche olearie.
Le pareti del torchio sono generalmente listellate, come in foto, in maniera tale da consentire alle componenti liquide di filtrare e raccogliersi grazie ad appositi (ed elementari) sistemi di raccolta.
Quando vengono spremute le bucce degli agrumi, oltre alla rottura delle ghiandole oleifere, vengono prodotti altro genere di liquidi con una densità assimilabile all’acqua. L’acqua ha una densità differente dall’essenza e questo consente un’agevole separazione della componente di nostro interesse.
Resa della spremitura a freddo
Come si può bene immaginare, quando lavoriamo con delle scorze di agrumi, che generalmente sono molto ricche di ghiandole oleifere, ci si aspetta un risultato nettamente superiore, in percentuale, rispetto alla tecnica (ad esempio) dell’estrazione in corrente di vapore.
Infatti, per avvalorare questa tesi, basta guardare un po’ i prezzi degli oli essenziali prodotti mediante tecnica di estrazione in corrente di vapore e quelli estratti meccanicamente con la spremitura a freddo:
- Gli oli essenziali estratti in corrente di vapore costano molto di più rispetto alle essenze estratte mediante tecnica di spremitura a freddo.
Anche il processo di lavorazione è molto più immediato e semplice da realizzare. Non tralasciamo anche l’aspetto della reperibilità del materiale che sicuramente vede la scorza come un “prodotto di scarto” facilmente reperibile, dal quale trarre un’importante essenza.
Inoltre, a livello industriale, con delle presse, ovvero utilizzando dei torchi di grandi dimensioni capaci di generare forti pressioni, sarà possibile produrre in breve tempo grandi quantità di olio essenziale mediante la spremitura a freddo.
Conclusioni
Come abbiamo potuto evidenziare, alcune parti delle piante oggetto di estrazione, presentano delle caratteristiche che necessitano una ben determinata tecnica per l’estrazione. È il caso degli agrumi e delle loro scorze, che grazie alla presenza delle sacche oleifere, necessitano una pressione, ovvero una spremitura, per consentirne la rottura e la successiva raccolta dell’essenza in queste contenute.
E grazie ad un torchio, in breve tempo ed in maniera piuttosto economica, è possibile produrre delle essenze (in quanto estratte a freddo) di alta qualità e con delle caratteristiche che non deturpano ciò che la natura ha prodotto per noi.